Qual è il ruolo del dietista?

Il dietista è un professionista della salute specializzato nello studio, pianificazione e gestione di diete personalizzate.

Il suo obiettivo principale è aiutare le persone a raggiungere e mantenere uno stato di benessere psico-fisico attraverso una corretta alimentazione.

Il ruolo del dietista è quello di individuare la dieta più appropriata alle esigenze alimentari e nutrizionali di ciascun individuo e elaborare piani dietetici personalizzati.

Negli ultimi 30-40 anni la nostra alimentazione ha subito notevoli cambiamenti, passando da una dieta prevalentemente a base di cereali, ortaggi legumi e frutta, ad un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi.

Come se non bastasse la società del benessere ha portato una notevole riduzione dell’attività fisica, presente già nei primi anni di vita: la televisione, il computer e per ultimi i dispositivi mobile (smartphone, tablet, ecc) hanno infatti preso il sopravvento sul gioco all’aria aperta, e l’automobile è diventata sempre più indispensabile.

Il bilancio energetico risulta quindi squilibrato, sia per un aumento delle calorie introdotte che per la diminuzione delle spese energetiche.

Queste variazioni qualitative e quantitative stanno alla base delle cosiddette malattie del benessere, quali obesità (è notevole l’aumento dei bambini obesi nell’ultimo decennio), il sovrappeso, il diabete, l’ipertensione, etc.

Malgrado tutto questo tuttavia oggi è difficile trovare una persona che in tempi più o meno recenti, non abbia avuto a che fare con una dieta.

Ma cosa significa fare una dieta?

Quando si pensa ad una dieta il concetto comune è quello di mangiare molto poco, ma la parola dieta deriva dal greco “daita” che significa “stile di vita“; il suo significato quindi non dovrebbe essere ristretto esclusivamente all’alimentazione, ma dovrebbe investire più ampiamente anche altri aspetti della nostra vita quotidiana quali l’attività fisica, l’eccessivo uso di bevande alcoliche o zuccherate, il benessere psichico, gli affetti, insomma tutto ciò che può influire sull’umore.

Come tale la dieta non può essere che un costume, vale a dire un modo di comportarsi che deve accompagnare l’uomo per tutto il cammino della propria vita e che se corretto e bilanciato, sarà fondamentale nel promuovere e mantenere uno stato di buona salute.

Con ciò appare evidente che non esiste una dieta standard che vada bene per tutti, proprio perché le esigenze caloriche variano da individuo ad individuo, e nelle varie “tappe” della vita: un esempio semplice, il fabbisogno calorico di un bambino in accrescimento è senz’altro diverso da quello di un adulto che deve soddisfare solo le necessità connesse al funzionamento ed al mantenimento dell’organismo.

Il messaggio da inviare sarebbe quello di riuscire a seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, senza rinunciare al gusto ed ai piaceri della tavola. Quindi

una dieta non deve mai…

  • Essere ripresa da amici e/o giornali
  • Avere carattere troppo restrittivo e/o punitivo
  • Essere monotona
  • Prevedere salti dei pasti o pasti sostitutivi
  • Prevedere associazioni “strane”
  • Essere associata a sostanze di cui non conosciamo la composizione sia sotto forma di bevande, sia di pillole o altre formulazioni
  • Provocare una perdita di peso veloce

…ma deve invece

  • Essere prescritta da personale sanitario qualificato
  • Prevedere un’armonica distribuzione dei pasti nell’arco della giornata
  • Essere “personale”: ognuno di noi ha esigenze nutrizionali diverse
  • Rispettare i gusti e le abitudini di chi deve seguirla

Il primo passo da fare è quindi affidarsi ad un esperto in grado di insegnarvi a prendervi cura di voi stessi, partendo dal vostro comportamento alimentare.

Qualcuno, cioè, che non vi imponga rigide regole da seguire passivamente, ma che sia in grado di educarvi ad un corretto costume alimentare, vale a dire una conoscenza alimentare tale da permettervi non solo di riconoscere e correggere i vostri piccoli “errori” alimentari, ma anche di ritrovare quell’equilibrio, fisico e mentale, che spesso trova nel piatto la sua valvola di sfogo.

Questo è “mettersi a dieta”, questa è la cultura del cibo!

La troppa rigidità e la mancata personalizzazione delle diete non fanno che entrare la persona nel tunnel della sindrome dello “yo-yo” (ingrassare-dimagrire) con conseguente senso di sconfitta e perdita di autostima.

L’educazione alimentare rappresenta l’unico strumento in grado di raggiungere e mantenere gli obiettivi previsti, senza alcuna restrizione.

Questo rappresenta il giusto e unico metodo per perdere peso e mantenere il peso raggiunto!

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